POLICARBONATO E AUTOMOTIVE, UN BINOMIO PERFETTO
Pubblicato il: 26/10/2021
Più di mezzo secolo fa, in Germania iniziava la produzione del Policarbonato.
Questo splendido polimero amorfo, in sessant’anni di storia, ha permesso a centinaia di ingegneri di creare nuove applicazioni in tutti i settori industriali.
Il 20 luglio del 1969 il Policarbonato sbarca sulla luna sotto forma di visiera, nei caschi degli astronauti.
Un materiale che si presta alle innovazioni
A proposito di innovazioni rese possibili dal Policarbonato non possiamo dimenticare che le sue qualità meccaniche e ottiche hanno permesso la realizzazione di manufatti rivoluzionari come i CD musicali, i DVD e i Blu-ray.
Mantenendo inalterata la sua TG (punto di Transizione Vetrosa) a 150°C, per queste tipologie di prodotti sono stati realizzati gradi ad elevata fluidità.
Per converso, nel settore delle costruzioni e delle applicazioni industriali, hanno rappresentato una svolta le versioni ad elevato peso molecolare (bassa fluidità) e quelle ramificate adatte alla produzione di lastre piane, compatte e strutturali.
È un materiale che fa la differenza!
Ha certamente fatto la differenza nel settore dei trasporti di cielo, mare e terra, permettendo l’evoluzione di dozzine di applicazioni alle quali ha sempre aggiunto il valore della leggerezza e della sicurezza, con prestazioni costanti nel tempo.
Il policarbonato nel settore dell’automotive
Ancora oggi, in un settore avanzato e particolarmente dinamico come quello Automotive, che oggi si trova davanti ad un importante bivio evolutivo (da propulsione fossile a elettrica), questo materiale rimane un protagonista indiscusso.
Tra i numerosi Tecnopolimeri utilizzati dal settore auto, il PC è certamente quello che offre ai progettisti le maggiori soddisfazioni, sia nelle parti interne delle vettura che, e questo sarà sempre più visibile in futuro, in quelle esterne.
Anche quando non appare come protagonista principale, esso continua ad essere un polimero strategico per la formulazione di altri materiali, come ad esempio le leghe e i blend di PC/ABS, PC/ASA, PC/PET e PC/PBT.
Ognuna di queste leghe e blend è a base di Policarbonato.
Ognuna di esse trova una propria collocazione precisa nelle vetture di ogni marca e modello, a livello mondiale.
Queste formulazioni traggono forza e fanno affidamento su una serie di proprietà intrinseche del Policarbonato, quali:
- elevatissima resistenza all’urto
- trasparenza
- basso peso specifico
- lucentezza superficiale
- resistenza termica
- ritiro contenuto e uniforme
- bassissimo assorbimento d’acqua
- buone proprietà di isolamento elettrico
- autoestinguenza intrinseca
Si tratta di un ventaglio di qualità non facilmente ritrovabile in altri materiali, e sono ciò che lo hanno portato ad essere definito il “vetro leggero infrangibile”.
Polimeri per le auto del futuro
Il futuro dell’auto è certamente elettrico.
Questo passaggio dalla combustione interna alla propulsione elettrica era già scritto da anni, ed è l’unica soluzione a portata di mano per consentire l’azzeramento delle emissioni di gas serra delle vetture -posto che l’energia elettrica impiegata non provenga da fonti fossili, bensì da fonti rinnovabili- e aprire la via ad un nuovo modo di progettare i veicoli e le strutture che li accolgono (strade, autostrade, parcheggi).
Ai fini di una sostenibilità completa delle auto elettriche, al momento esiste ancora un punto debole rappresentato dalle batterie, che sono però destinate a cambiare radicalmente in un prossimo futuro. Nel tempo diventeranno più efficienti, completamente riciclabili e di dimensioni sempre più ridotte fino al punto di sparire, sostituite da generatori di corrente completamente autonomi.
Vedremo così vetture sempre più leggere e polifunzionali, che dovranno però continuare a garantire la massima sicurezza in termini di resistenza meccanica, in particolare quella all’urto.
Ci saranno superfici trasparenti sempre più ampie, per le quali il policarbonato potrà fornire una adeguata risposta.
La leggerezza è un valore molto apprezzato nel mondo dell’auto ed è raggiungibile solo con un ampio impiego di polimeri, il motivo per cui essi si sono guadagnati spazi applicativi in svariate parti delle vetture (vedi immagine).
Già ora possiamo percepire il valore strategico del Policarbonato in diverse parti critiche e esposte dell’auto, come i fanali anteriori, alcuni elementi trasparenti dell’abitacolo e i tettucci panoramici.
Il materiale è certamente in attesa di un passaggio di scala a livello applicativo, anche grazie alle tecniche di finitura e protezione superficiale (lacche acriliche o siliconiche) messe a punto nel corso degli anni.
Per le applicazioni del settore Automotive, ovvero i manufatti realizzati con la tecnologia dello stampaggio a iniezione, oppure le lastre compatte ottenute per estrusione, 2Mila Srl propone gradi di Policarbonato specifici.
Inoltre sono disponibili dei gradi specifici per il settore dei compound tecnici. Gradi che incontrano il favore anche dei clienti più esigenti per la loro qualità e costanza prestazionale, lotto dopo lotto.
Per contatti, consulenze e informazioni, scrivere a info@2milasrl.it, oppure telefonare al numero +39 02 39449567.
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